Il Giappone è forse più noto per i suoi piatti freddi: sashimi magro di tonno, croccante sushi di cocomero e le dolci insalate di alghe; ma i piatti caldi di questo Paese sono tanto diversi quanto saporiti. Le bollenti tazze di udon, le verdure pastellate e la semplice minestra di miso condividono un patrimonio culturale comune. Perché non intraprendere un viaggio culnario nella terra del Sol Levante? Questo è il momento ideale per rivisitare una tradizione culinaria spesso sottovalutata: Yakiniku, il BBQ giapponese.
Il Gridiron, o griglia a carbonella, è importantissimo.
Il termine "Yakiniku" si diffuse alla fine del XIX secolo grazie all'autore Kanagaki Robun che lo usò per descrivere i cibi cotti su un barbecue. Oggigiorno, tende a descrivere una specifica tecnica di cottura alla griglia, in cui i pezzi di manzo, maiale e altre carni sono cotti sopra una fiamma su una griglia a carbone e immersi quindi nella tara, una salsa versatile composta da sakè, mirin, salsa di soia e vari condimenti.
Una questione di gusto...
È una tradizione culinaria, di natura interattiva: i ristoranti in tutto il Giappone preparano gli ingredienti e quindi li posizionano su un piccolo barbecue installato su un tavolino in modo che i commensali si possano cucinare la carne da soli. Lo Yakiniku è molto usato anche per le grigliate domestiche, grazie ad accessori come la piastra Weber.
Il segreto per ottenere sapori succosi e ricchi, fondamentali per un ottimo Yakiniku? Tagli di carne sottilissimi. Sono raramente marinati e di solito conditi solo con sale e pepe, ma ciascuna porzione è delicatamente tagliata in fette quasi trasparenti. Sul barbecue si cucinano rapidamente, spesso in appena un minuto e questo significa che i sapori rimangono nella carne, non sulla griglia.
"La carne viene tagliata molto sottile e la cottura è velocissima".
Non dimenticare la salsa.
Anche la salsa gioca un ruolo importante. La cucina giapponese è nota per la varietà di gusti ricca di umami e anche lo Yakiniku non è da meno. Sperimenta con la pasta di miso, i semi di sesamo tostati o i fiocchi disidratati di tonnetto per una glassa di finitura saporita e audace. Porta la piastra a un calore elevato per preparare velocemente un taglio di manzo di Kobe marmorizzato, per un barbecue di livello olimpico.
LO SAPEVI?
LA TECNICA HA LE SUE RADICI NELLA CUCINA COREANA
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Il termine Yakiniku in giapponese significa “carne grigliata”, ma il piatto condivide la sua storia culturale con il Bulgogi coreano, uno stile di cottura tradizionale in cui sottili fette di carne sono cotte su una fiamma a carbone. Lo Yakiniku fu in realtà reso popolare dagli chef coreani di Osaka e Tokyo, e tuttora molti ristoranti di barbecue giapponesi servono il kimchi come contorno speziato e piccante.